Indicibile interdetto

Avrei voluto scrivere dei versi,magari di impronta fonosimbolica, musica dolente e ardente, ma mi si è spento di colpo il lume di quella timida fiammella che m’aveva spinto in quest’angolo di scrittura…un sano silenzio mi avrebbe protetto in questo vuoto improvviso. Ed invece scrivo. una pulsione a dire ciò che sento ma che si ferma alle soglie della glottide quale un vago pensiero…

io non so ben ridir quel ch’io mi senta

che un ché m’avvolge e ‘l cor m’addenta:

singulto, fremito, sospiro in grumo

s’addensa vaneggiandomi l’anima in fumo;

e qui s’arresta il dir che non son cicala,

ma rospo notturno e il gracidar poco mi cala.

 

 

 

38 risposte a "Indicibile interdetto"

    1. pe mo il rospo st olo solo nello stagno e di “gracidar non gli cale”…se poi capita nello stagno, d’improvviso la ranetta giusta, lui gracida eccome e magari si mette pure a cantare co voce melodiosa…e tutte le lucciole dello stagno gli danzano attorno festanti, o meglio danzano attorno festanti alla ranetta e a lui… 😀

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      1. si ridi ridi…scusa, dora, ma mammina tua ha fatto gli gnocchi stasera?…il rospo ronfa solitario nello stgno buio tutto solo e lei se la ride…cattiva! 😀

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      2. E lasci il rospo tutto solo?…va be…naiade del fiume d’oblio…il mio rospo tenterà di gracidare ai bordi del tuo fiume a disperato richiamo…graaaa graaa graaaa

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      1. ma anche un entomologo coi fiocchi…bellissimo il suo libro “la vita delle api”…chissaà se v’è qualche relazione col suo esser visionario… 😉

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