Buonanotte

Ettore Massarese ( fu Franz)

Buonanotte, amici, miei. Mi sarebbe caro restare. Ma una barriera di silenzio , stanotte, mi respinge. In questi casi m’accocolo silente e penso…penso alla mia vita…alle lontananze, alle perdite…scusate la debolezza…notte, cari tutti.

42 risposte a "Buonanotte"

  3. Il Silenzio non è debolezza. E’ vicinanza e tu, hai bisogno di respingerti per ricrearti. Ogni Silenzio ha un volto diverso, ma è sempre il nostro e s’addentra nelle fessure di un passato, presente o futuro, per poi, frantumarsi.
    Ancora. E’ il Silenzio e non chiede permesso; sa già dove “andare”; sa già il perchè delle ore, i minuti, il perchè di proprio oggi, adesso. Nulla è a caso.
    Ma tu già lo sai.
    Lascialo andare: lasciati silenziare…

    C.

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  7. ci sono barriere, io penso, che ci autocostruiamo quando smettiamo di ascoltare noi stessi e gli altri, tra parola e silenzio, necessario anche quello spesso. Allora sorgono imponenti tutti i nostri preconcetti, inattuali, inapplicabili.
    Non ti metto il mi piace perché spero tu stia bene, in un silenzio buono e rigenerante, piuttosto che in un silenzio ingolfato in meandri di scurità
    ciao, Franz

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      1. è che se non esci da questa autoconvinzione.. quello è il punto.
        c’è solitudine e solitudine. Una buona e una che fa muro. Ne ho parlato più volte e sai cosa intendo. La solitudine d’ascolto, quella che a volte è necessaria per far luce in se stessi e disporsi in senso più aperto verso gli altri. Poi l’altra solitudine in cui manco più ascoltiamo noi stessi. Questo dico.

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      4. pensi faccia male? leggo troppo tutto…e so che tutto passa e che basta un niente a porti di colpo a mergine d’altre vite…ma, dai diciamola tutta. Vivo con una zia impazzita…e non ne esco mi sento responsabile…e m’assorbe ogni colore…poi vedo svanire ultimi agganci col reale e , ovvio, dico “dentro covile o cuna, è funesto, a chi nasce, il dì natale”…

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      6. anch’io la preferirei …qui combatto con un apazzia indegna e violenta…senza scopo senza creazione…solo buio….mi fanno piacere le tue preferenze, ma non credo ch’io possa applicarle…tienle buone per te

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      7. non so che risponderti. Non volevo essere indelicata, ma mi sembra che l’hai presa a male. Beh, scusami.
        tu dici di non amare il personale, poi ti confronti a un livello personale, io non so mai come risponderti, onestamente. Ne sono incapace. Sono cose che ritengo tue private e non riesco a interagire su questo.
        Me ne dispiace
        Ma non volevo certo offenderti o sminuire.
        ognuno ha i suoi problemi

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      8. comunque di lucida follia son beene esperto e di quella spesso mi vesto…anch’io la preferisco…poi sai era solo per dirti che sto in un picco d’aggressione senza fine…e niente…scrivo qui per oggettivarla, almeno. non chiedo interventi terapeutici…Nè disquisizioni su quale follia sia preferibile. Io ho addosso una cosa reale che non ho scelto, anche se me ne assumo la responsabilità

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      9. Le cose che dici sono molto tue intime della vita, reali come dici, e non so cosa risponderti qui senza apparire affettata, o indelicata, Franz. Perché così apparirei.
        Oggettivare serve a tenere un minimo di lucidità su qualcosa che altrimenti ti assorbe totalmente. E questo è un bene tu riesca a farlo. Non so cosa consigliarti perché non sono nessuno per dispensare saggi consigli. Ma, certo, sappi che nella mia piccolezza ti invio un segnale di vicinanza
        e vorrei bastasse almeno questa piccola cosa, se altro non so esprimerti di risolutivo per te

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