‘A sagliuta

Si dicite che ‘ vita è nu suscio,

che è na trasuta e n’asciuta

ampressa ampressa d’o stesso uscio,

i’ nun ve credo e sapite pecché?

Pecché pe’ quanto pare ca scorre

sempe lenta e faticosa è ‘a sagliuta

e ‘a discesa tu aspiette e nun vene

e uno co o’ pizzo a riso, sfuttenne,

addimanna:

Ma quanne fernescene sti ppene?

58 risposte a "‘A sagliuta"

  1. in effetti è molto diverso dal dialetto toscano 🙂 E allora l’ho riletta 3 volte per cercare di capirla ma alla fine credo di esserci arrivata. Dice che la vita è come una salita… e ci si deve arrancare e faticare per andare su, ma poi ci aspettiamo una discesa, ..perché le cose devono andare così: ogni salita è associata ad una discesa, dove non si fatica più e finalmente si sta bene. Ma per la vita questa metafora non vale, perché tante volte si susseguono le pene e anche se ti aspetti il successivo benessere, questo tarda ad arrivare… Quanto è vero!
    Mi piace moltissimo questo componimento, ricco di tante cose: di saggezza popolare, di filosofia di vita e …anche di speranze per il futuro. 🙂

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      1. penso di no 🙂 E’ strano, la blogosfera è un po’ come una stazione ferroviaria, a volte arrivi ed è un caos, altre volte tutto tace e sembra tutto deserto. Ora ci siamo io te e Dora..penso non ci sia nessun altro

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      2. sbagli c’ un bloggher che ha un nik di fatto identico al mio e ci stiamo sfrocoliando sulla confusione che saprà creare…si è dato il nome di franzpoeta…io non affiancherei mai il termine poeta al mio nome, ma mi sa che qualcuno mi ha già scambiato per lui…mi ruba le fan! ah ah ah 😦

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  2. Eccomi qua. Dimmi dolce Franz : quale luogo ameno scelse tua madre per farti venire al mondo?
    Forse Napoli? Se così fosse ti regalo un link :
    http://isabellascotti.wordpress.com/2014/07/27/napoili-ti-ricordo…/

    Intanto ti dico che questa poesia mi piace troppo, perché troppo mi piace il dialetto napoletano ( almeno quello che riesco a comprendere ). In questo caso il piacere della lettura si mescola benissimo al suono delle parole ”strascicate” con quelle ”esse” ripetute. Bella davvero. Complimenti mio dolce Franz. Un bacione. Isabella

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      1. E fai bene…del resto caro Franz è bellissimo restar legati alle proprie origini. Io nata a Roma ho origini venete e alla campagna veneta e ai luoghi dove sono nati e vissuti i miei sono legatissima. Un bacione dolce poeta. Isabella

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  3. Mi piacciono di più le tue poesie scritte in dialetto…perché esce fuori la vera anima…! Questa in particolare mi è piaciuta tantissimo….sai perché? Perché è vera….vera come te…ti lascio un abbraccio e un bacio….a presto…! 🙂

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