Un’alchemica stilla

Di grazia mi fa grazia

la tua attesa di gioia

se in me si fa un po’ di luce.

Di grazia, mi fa grazia

se mi chiedi di non morire

ed io, nel mio dire e ridire,

di vita m’imbevo

se a te giunge

l’alchemica stilla

del mio cantare.

47 risposte a "Un’alchemica stilla"

      1. una volta avevo una ragazzina a scuola, quando seppe che stavo per venire a Napoli si preoccupò e siccome era di origini napoletane chiamò tutit i suoi parenti che mi vennero a prelevare alla stazione e mi fecero da scorta…anche se andavo all’Hotel Ramada che era proprio davanti alla stazione ahahahaha

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  1. Con parole lievi, che riesco a dire solo a voce bassa emozionata, hai fatto sentire ciò che dovrebbe esserci sempre tra noi creature.
    “Di grazia, mi fa grazia”
    Bella poesia, Franz, bella.
    “l’alchemica stilla
    del mio cantare.”
    giunge profonda.
    gb

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  2. Non perché sono egocentrica…ma questa poesia me la sento un po’ mia….” la tua attesa di gioia
    se in me si fa un po’ di luce.” questo verso poi…la mia gioia che infonde gioia in chi ascolta le mie giornate che viaggiano tra l’ombra e il sole…e che sorride se io sorrido…e gioisce se io gioisco…magari non è proprio così…magari il significato è differente ma io l’ho letta in questo modo e mi ha fatto sorridere! Grazie Franz sei davvero un artista! ❤

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