Un brutto ceffo

Mi verrebbe da cantare

una canzone disillusa

nel mezzo di un crash

emotivo senza pari,

di quelli che t’ammazzano

e, mia buona sorte,

son, dio vuole, rari.

Canto libero d’amore

e pure anche a sberleffo

e se un’ animuccia vuole

so divenire pure brutto ceffo.

24 risposte a "Un brutto ceffo"

      1. Sì, lo sei! Scusa l’errore di battitura nel mio commento, a volte le mie dita vanno per conto loro, è già molto che adesso sto scrivendo! Ripeto, sei un tenerone! E’ evidente che hai una grande sensibilità, altrimenti saresti indifferente a tutto! 😛

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    1. esposizione al massacro collettivo
      scaglio la pietra, colpevole io
      sedimentano i decenni l’incompreso
      dentro, il compreso fuori. E’ così bello
      il sole per l’amore, è così bello soli, è
      così bello l’uno che al dileggio non consente.
      “Lasciatemi morire in
      un mare di frantumi” (vv. 2003 d.C.)
      senza interpretazioni,
      come vita concede a chi rifiuta
      epigrafe, non scritta di propria mano.

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      1. non capisco…lo sberleffo della mia tenzone e il brutto ceffo non ti riguardano affatto… Magari puoi, se vuoi prenderne le distanze in maniera meno simmetrica ed equidistante…ma non devi ringraziare me per l’espressione che non è rivolta a te…In quanto alle epigrafi io già la scrissi da giovinetto e quella resta: Quando l’erba grassa inverdirà i prati…”

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