Corteccia memore

Voglio vegliare lungo le linee del tuo amato corpo,

mentre respiri dopo un tenero amplesso,

di sussurri osceni, vissuto intenso, , corpo a corpo.

Voglio vegliare il tuo profilo d’arco disteso

nel dolce profumo di un caro sonno giocoso;

e mi sovviene del mare, di salsedine e di sassi,

esausti, noi, dopo un discreto  rumor di passi.

Voglio vegliare in un tempo d’infinito sospeso,

pago di un vedere che, ancora ora, in tua assenza,

lì, in corteccia memore, la mia retina ha preso.

 

52 risposte a "Corteccia memore"

  1. Poesia che mi trascina “dentro” l’infinito, oltre il tempo, soffermandosi nella retina, dentro la memoria. Mi ricorda una poesia di Neruda, “Assenza”. Una poesia che si sofferma su un altro tipo di memoria, ma che possiede la stessa forza, la stessa musicalità, lo stesso piglio della tua. Cito solo due strofe, scusami:

    Non voglio che vacillino il tuo riso o i tuoi passi,
    non voglio che muoia la mia eredità di gioia,
    non chiamare il mio petto, sono assente.
    Vivi nella mia assenza come in una casa.

    E’ una casa tanto grande l’assenza
    che ci entrerai attraverso le pareti
    e appenderai i quadri là nell’aria.

    Troppa emozione, non reggo…
    Buonanotte, meraviglioso amico.

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      1. La sto ancora rileggendo. Mi riporta alla mente tanti momenti del mio passato. Rivedo i particolari, minimi particolari, anche quelli che avevo rimosso. E’ come un flusso zampillante di suoni e colori, forme e profumi temporali. Incredibile! Grazie a te.

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  2. Quando una poesia riesce a darmi intera ogni sensazione emozione che mi giunge dai versi, riesce a farmi ri_sentire forti miei ricordi simili… io colgo bellezza.
    Questa tua è una poesia bella bella forte intensa dolce (di una dolcezza che conosco perché mi appartiene) che sto “ingoiando” con tutta me stessa. Ed è straordinario che cosa succede in me.
    Mi impregno dei tuoi versi come una spugna.
    Vivono le tue parole in me.

    “pago di un vedere che, ancora ora, in tua assenza,
    lì, in corteccia memore, la mia retina ha preso.”
    Apprezzo particolarmente questi tuoi versi di chiusa.

    Complimenti, caro Franz.
    Gelsè

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      1. questa tua poesia diventa anche come mia in ogni parte di me.
        la mia anima è trafitta dai tuoi versi che leggo e dico.
        ecco perché mi impregno dei colori, degli odori, dei suoni, dei flussi della tua poesia.
        ❤ per te
        gelsè

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