M’arrabatto

M’arrabatto di pensieri e spurie faccende

ma non trovo di mia vita giuste prebende:

s’introttola la mente in speranze e tracce

mentre mi distraggo preso d’altrui facce.

Tu mi sorridi? M’è grato e di te mi scordo;

quell’altro mi parla e mi fa eco in un ricordo.

Così, nel pellegrinaggio del giorno m’annullo,

smarrendo la cara nostalgia di me fanciullo.

56 risposte a "M’arrabatto"

      1. se lo fai e ce la faccio ti leggo…se non dopo aver trovato il carbone che mi spetta, domani…tu avrai solo dolcini che sei buona buona buona… 😀

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  1. sei tremendo Franz 🙂 … Indaffarato nelle tue mille cose, ti dimentichi anche delle pene del cuore 🙂 Carinissima e “lieve”, tanto per usare un termine che mi è stato in testa gran parte della giornata. Ti arrabatti e ti ri-arrabatti..mi sembra di vederti 😉 ..ti meriti un bacio ;-)…sulla fronte ehhh

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  2. Ci si sente estranei al mondo. Ma come dice @erospea è lì che un io deflagrato in mille noi ci abita.
    La nostalgia del fanciullo nella notte dei doni è più di una coincidenza. Sembra quasi un’indicazione di via. Un’invocazione.
    La mente che s’introttola è un’immagine riuscitissima per descrivere uno stato di pensieri che assalgono la tranquillità del cuore. Quando capita a me, spengo la testa e medito nel corpo.
    Anche in lingua sai “suonare”.

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