Sarà, città mia

Sarà, città mia, che guardi al mare,

lunga la sottile linea dell’orizzonte,

che a osservarla ti vien voglia di andare

e tu vai e pensi anche a tornare.

Ma tu sai anche,

città mia, che quel mare è un ponte,

un ponte che fa arco lungo la curva del pianeta

e dunque, città mia, sei anche approdo

e lo sa bene il tuo ventre/golfo di puttana

che, nei secoli,

gioiosa apri le cosce ad ogni specie umana.

Ora che tuoi figli degeneri, città mia,

bofonchiano appartenenza ed esclusione

canto il tuo utero plurimo di razze e religione.

10 risposte a "Sarà, città mia"

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