Titoli di coda

Pallido bianco sul nero cupo

scorrono tragici titoli di coda:

se i tuoi ricordi sono un  incubo feroce

sola…

ti resta l’angoscia d’una memoria atroce.

Io no, nel lieve vento del meriggio, canto,

canto ogni istante del nostro viaggio amante:

Canto i cieli e gli abissi, di noi complici,

complici fieri di penombre e interstizi,

di fanciulle mani e di perversi languidi vizi.

Canto il trasalire del sembiante,

caro…

caro di primo insperato bacio tremante;

e canto i sussurri lungo i fiumi d’arcano,

quando, di nascosto, vibrante, mi stringevi la mano.

E scorrono, cupi, pallidi titoli di un tempo finito,

mentre urli e condividi il rancore d’un io smarrito.

15 risposte a "Titoli di coda"

Lascia un commento