Del mutare delle forme.

Non cattura più la luce questo mio dolore.

è smarrito e silente nel buio del disamore.

Forse non vede e non è visto

e si scolora esangue il viso tristo.

Oh, pianto non è e non è urlo,

è zona di mezzo e scivola via

sordo ai rumori, ai nudi bagliori

è dolore d’assenza del nulla è l’essenza.

Credo che del mutare delle forme sia allegoria

di quando il bozzolo inespresso

d’essere farfalla ha smarrito la via.

10 risposte a "Del mutare delle forme."

  1. siamo soli in questa vita. Sia nello splendore che nello sprofondo buio. Solo questo ho capito negli anni. Per quanto ci possano voler bene in tanti. Siamo soli nelle scelte, nelle non scelte, e pure nella libertà. In contempo non siamo mai soli: c’è troppa folla in questo mondo folle, e pure la libertà è vincolata alla folla, per quanto uno si isoli e assolutizzi. Personalmente sono stanca di tutto. Le piccole cose, anche quando grandi e astrali, sono un appiglio importante, così come la salute quando c’è e altri ne hanno meno, in un concetto limitato di salute. Se i più forti sono i più egoisti può darsi. Personalmente resto spesso in un angolo con la consapevolezza che nessuno verrà a proteggerci se pure i luoghi perdono sicurezza. Quando pensano che sei invincibile la crudeltà è continuare a farlo credere perché se ti mostri fragile resta impossibile e scomodo. Perché sono invincibile. E nessuno può mai immaginare cosa passa nelle nostre cellule. Buona notte.

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    1. forse nemmeno noi misuriamo il senso e la natura del mutare…che spesso, tra l’altro, ci lascia nel guado dell’incompiuto…si è soli nella folla…sconosciuti a noi e agli altri…quanto bene ci farebbe aver meno paura e far come le cose in natura…seguire, cioè istinto e voglia di vivere seguendo odori e colori…grazie per la tua riflessione Dora…rispetto parola per parola ciò che hai scritto…

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