Vivendo negli anfratti.

Gira e rigira in attesa del sonno

quiete e respiro

d’altri sogni attendo un sospiro.

Viaggerò tra gli strati dei neuroni

sedimenti tra desideri e orrori.

Così, nel salto onirico,

saggerò mille mondi

nel battito di ciglia che beffa il tempo

vivendo negli anfratti del mio frattempo.

27 risposte a "Vivendo negli anfratti."

  1. In pochi versi incredibili mi hai immerso in un romanzo di Proust. Mi sono visto nel dormiveglia in attesa di uscire dal tempo e andare incontro al mio mondo onirico, ancora sveglio, ma intormentito dal momento esatto del passaggio dalla veglia al sonno, momento in cui la realtà si allontana e non so più dove mi trovo, non riconosco la stanza, i mobili, sono già oltre, sveglio,ma oltre.

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      1. Interessante! Lessi l’opera di Schopenhauer tantissimi anni fa e poi non l’ho più ripresa. Praticamente non ricordo quasi niente di Parerga e paralipomena. L’ultima mia lettura del filosofo riguarda “Il mondo come volontà e rappresentazione” (per un saggio in Storia del Cinema). In effetti dovrei ripassare. Meraviglioso. Grazie.

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