Senza meta.

Io lo so che un giorno

salirò su di un treno…

e viaggerò senza meta.

Osserverò scalare in lunga teoria

i paesaggi mutanti

d’estranee figure brulicanti

di tra la campagna e il mare.

Ed andrò via…

Al ritmo battente del vagone

scandirò il tempo dell’oblio

seminandolo stazione per stazione.

Sarà così che, immemore e nuovo,

scenderò nella regione sconosciuta

al tintinnare…

del richiamo dell’ultima destinazione.

16 risposte a "Senza meta."

      1. Un viaggio verso un dove mai vissuto… sarebbe bello, vorrebbe dire forse lasciarsi alle spalle la vecchia vita, con tutto quello che comporta… Riguardo l’ultimo viaggio invece, quello definitivo (?) ogni tanto mi viene da pensare in cosa mi reincarnerò se hanno ragione gli indù… 😁 non sono tranquillissimo…

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      1. …non vi è mai nulla di rettilineo, sarebbe tutto troppo semplicesia nella dimensione terrena ch3 oltre…e la tua è un ottima definizione. Rimani sempre un grande dell’espressione letteraria!!!

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  1. Ettore caro, il commento è svanito, pazienza . Vorrei spezzare la malinconia che sento leggendoti, mi ricorda un po’ “carillon di Davy Jones” …
    Così ti invio il link di uno dei tanti pezzi napoletani che amo , goditelo 🌃

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