Nelle lunghe sere di inverno
chiudi gli occhi
e sfiori il battito di un tocco d’eterno.
Nel freddo terso del luminoso stellare
al rotolare del pianeta ti lasci andare.
E con lui viaggi nel mare sconosciuto
in ellissi infinita nel vuoto sperduto…
Oh particella infinitesima e pensante
rondella…
di sangue e spirito d’un orologio vagante
giri e rigiri…
vai e vieni nel ticchettio di cosmo ritornante