Inanella canto mio suoni,
accarezza languidi abbandoni,
fa di parola lasciva sostanza,
regala il ritmo d’una lenta danza.
A te è a te, si a te affido
quel che non è urlo, ma sommesso grido,
onda estesa d’assonanza
d’anima in piena risonanza.
Oh, di solitudine dannata sconvenienza,
come acqua che esonda senza temenza,
acqua pura
di lacrime che gocciolano senza paura.