Potrei un giorno,
per puro gioioso caso incontrarti.
Ti direi: “Buon giorno,
mi pare di conoscerla!”
Oh potrai sorprenderti o sorriderne, non so,
Se di tanto saremo mutati,
potresti persino rispondermi:
“Signore, vi sbagliate”.
Ed io: “Può darsi…è che nel vederla
ho dato volto a un’emozione”
E tu: “Il passato fa brutti scherzi,
si insinua nel presente
ed è con lo stato delle cose attuali irriverente”.
“Vero”, direi, “ma non fa niente,
son quello che sono, ora, qui presente”
“Che senso ha, se non abbiamo da dirci niente?”
Così tu diresti, con un sorriso amaro,
forse con un piccolo rimorso baro
e andresti via con un “ciao” per altra via.
Ed io che so che fosti mia
seguirei, con lo sguardo, la tua cara postura
memore di quando mi fu compagna quell’andatura.