Dimmi, arcano desiderio di vita,
qual è la strategia di fuga dal dolore?
Anche la dura roccia è dal tempo ammansita,
aveva acqua e si fa porosa
e su un antico letto di fiume
tra la sabbia del deserto riposa.
E così resiste, esiste…
Perché noi andiamo, corrosi in mutazione,
instabili e mobili, convinti d’altro destino
travolti dal desiderio vano come un bambino?
Avessimo la maestà della roccia
accetteremmo la sfida del tempo
sacri
come le montagne che di natura fanno tempio.
Fragile carne d’apparenza,
fiera e dotata di intelligenza,
esposta all’inganno del dolore
nell’infinitesima frazione di istanti.
Nell’illusione e nella pazienza di vita,
noi tra i tanti,
amiamo disperati prima di sparire affranti.