Dio che linfa l’odore dell’erba in primavera.
Bagnata è dal sole
nel trasudare dell’umido notturno.
Ed io sotto i rami seduto mi immergo
il tempo si ferma ed è di vita esergo.
Si, apre il libro dell’unico poema immenso
generato in scrittura di infiniti fogli denso.
Leggerlo non è dato. Puoi solo viverlo,
se ricordi che dentro vi sei stampato.