Io lo so perché, stella del mattino,
del demonio porti il nome.
Tu sei Venere che brucia d’antico ardore
e già ti dissero dea del disperato amore.
Ed altro peso ti fu reso
quando di Vespero il nome hai preso.
Annuncio della notte oscura,
pianeta rovente, compagno della luna nascente.
Prima ed ultima luce,
bruci tra i gas in un destino truce
forse per questo ti affidarono ad amore
quale angelo caduto che splende nel dolore.