Vivide essenze.

Potessi io sfiorare la membrana dell’altrove.

Quella nicchia ascosa…

nella curvatura dello spazio/tempo.

Per un attimo avvertirei le voci e i bisbigli

degli infiniti giochi del frattempo…

Richiami intensi al trasmigrare

come se così

si potesse dare un senso al nostro andare.

Potessi io sospendere

l’ossessione percettiva del soggetto

colui che vede conosce e non sa di essere.

Potessi immergermi nell’oblio del nuovo

quale angelo selvaggio nell’immenso ritrovo.

Ecco nel turbine di membrane sfioranti

vivide essenze del cosmo amanti.

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