E gira, gira, gira terra astronave,
ti porti addosso le montagne e il mare,
gira in ritmo costante nel vuoto a vuoto
e con te trasporti anime e corpi
e trasporti pure le carcasse di infiniti morti.
Danzi perenne, paradiso e cimitero,
viaggi intorno alla luce
in un viaggio che non conduce,
mentre tra i tuoi emisferi
nascono miliardi di pensieri,
orizzonti di invisibili buchi neri,
sogni, epoche e memorie…
d’altri mondi , infinite scorie.