E Franz può svanire,
inutile orpello e velario.
So io bene perché mi fu caro,
pseudonimo di un incontro raro.
ora,
nel danzare su una soglia
di smascherarmi tenero
m’è venuta voglia…
E riprendo il nome di battaglia
quel che mi emerse al mondo
venendo su dalla dolce faglia
Ettore,
domatore di bestie e puro,
di Ilio figlio e suo usbergo duro.
Sconfitto da un eroe da accatto
a lui lasciò il disdoro
e con Omero fece eterno patto.
Ne sorrido d’orgoglio e il nome riprendo,
a petto in fuori e Franz al tappeto stendo.