Ho fatto un sogno…
Potrei nomarlo “Le stanze della memoria”.
Corridoi del tempo, di scoria in scoria
a designare passi d’ogni cara storia.
E tu ricorrente, in impavido sorriso,
dietro un angolo a distanza,
spettatrice d’ogni nuova stanza…
Ed io in sobbalzo intenerito
da tanta figura compagna
si’ da indicarti, timido, a dito…
Fu poi carosello di viaggio la mia uscita
in vertigine sovrapposta, sintesi di vita.