Oscura divinità del silenzio
fammi ebbro d’un sogno d’assenzio,
un oblio di cromatica sostanza.
Rendi siderale astronave questa stanza.
Oscura divinità del silenzio
fammi ebbro d’un sogno d’assenzio,
un oblio di cromatica sostanza.
Rendi siderale astronave questa stanza.
Ti porterò altrove,
oltre il confine siderale
e il florilegio dei miei versi
sarà carburante dell’astronave.
E i corpi amanti, al ventre,
saranno attrazione gravitazionale,
naufragio cosmico, nel mare stellare.
Ecco, vedi cosa mi fa dire
questa sconfinata follia,
ombra di un doppio che blatera fantasia.
Ora avverti il rollio del razzo….
possente è la spinta di questo cuore pazzo.