Comme a l’acqua e’ fiume

I’ vulesse essere

comme a l’acqua e’ fiume

ca pure quanne s’addorme,

pe’ sempe ,

dinto o’ mare,

s’abbevera costante

d’a sorgente soia.

Viva, zampilla

e po’

s’acquieta doce doce

e po’

sale ncielo

e se fa chioggia

e chiuvenne chiuvenne

nfonne ‘a muntagna

e se va mpizzanne

e , viva viva,

zampilla,

tale e quale a quanne nascette.

 

73 risposte a "Comme a l’acqua e’ fiume"

  1. A me fa pensare al ciclo della vita…. ❤ prima o poi tutti ritorniamo da dove siamo nati…secondo me….magari con un altra forma….ma torniamo! Come l'acqua al fiume ritorna come pioggia! ❤ bella comunque Franz….stupisci sempre…(e io che non sono un amante della poesia…tu me ne stai facendo innamorare!)….e poi in dialetto è tutta un altra cosa! scusa eh!…. ❤ ❤ ❤ ❤ 🙂

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      1. Sai questa cosa dell’acqua a cosa mi fa pensare?? Al film The Hours….che racconta la storia di Virginia Woolf…dove l’acqua è un elemento che accomuna le tre storie…! Dovresti vederlo….è bello…io lo vedo ogni tanto…mi piace da matti! 🙂

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      2. in rete si dovrebbe trovare…o comunque in dvd ha un prezzo accessibile…visto che è di un po’ di tempo fa!….Comunque si gita al faro è emozionante…io invece non riesco a trovare il libro cartaceo della signora dalloway….l’ho trovato solo come ebook! 😦 a me piacciono di più i libri libri….li puoi toccare con mano…sfogliare…e poi mi piace il profumo delle pagine! ❤

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      3. ooooh che bello! Non è che per caso hai miss dalloway?? 😉 😉 io qui a casa non posso avere librerie…perché casa è piccola…ma ho libri accatastati dappertutto….! poi ne ho tanti di arte…tantissimi! 🙂

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  2. Ma tu sei un pò acqua e’ fiume, Franz e un pò “risenti” delle presenze impetuose e calorose che fanno da sfondo a Napoli e, di tanto in tanto, si son svegliate con un pennacchio di fumo!!
    Se tu non ci fossi, ti dovrebbero inventare
    ( son seria, ma se rispondi in pvt alle mie domande, ti stupirò ahahahha)

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      1. A me non piace, ma se mi spieghi perchè il motivo per amarlo posso rivedere la mia posizione.
        Non ho mai capito la transavanguardia…e nessuno s’è mai preso la briga di spiegarmi cosa sia..
        Mi son fermata a Caravaggio, scandalizzati pure…

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      2. Più avanguardia di Caravaggio? Scherzi? Dopo di lui nessuno ha trafitto il buio con la luce meglio! Palladino serba un’idea d’antico nelle sue installazioni (penso ai cavalli immersi nella materia) … al di l dei movimenti ammiro la trasformazione della concettualità in materia espressa… non sempre riesce questa cosa…ecco

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      3. Ok, ci devo pensare a quanto hai digitato.
        TRasformare concetto, quindi idea, in materia..
        Visto così, può persino essere interessante ‘sto Paladino.
        I suoi cavalli eran a Benevento, ma abbandonati tra le erbacce..
        Marco Hagge ne fu inorridito.
        Era la prima volta ( ti parlo di 8 anni fa) che sentivo parlare di Mimmo Paladino.

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      4. purtroppo(è un mio limite) il mio io femminino ha rafforzato la mia eterosessualità… se mi ci immergo come scelta sessuale finisco per perderlo in quanto ricchezza.

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      5. Franz, Franz, deficio e ne son conscia, ma a furia di leggere f( racconti o versi poco importa), son in grado di carpire qualche segreto di un’anima.
        Potrei dire che più mi si oppone resistenza più comprendo.
        😛

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      1. l’acqua è una sostanza che noi pensiamo per la trasparenza eppure io quando la penso mi viene come prima immagine la durezza fluida dell’acqua una sua qualità particolarissima
        Magari ci torno
        Stasera rispondo già con difficoltà ai commenti, ohi

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  3. Stupendo! Mi è parso di sentire l’acqua che scrosciava e fluiva fino al mare, a tratti impetuosa e in altri momenti quieta. E poi ho sentito la nebbia e via via la nuvola che lasciava cadere le gocce leggere della pioggia su di me. Un effetto di benessere enfatizzato dall’uso di quel dialetto, talmente vivo e talmente musicale da sembrare conosciuto da sempre. Un film….

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  4. “e , viva viva,/ zampilla,/tale e quale a quanne nascette.”
    Il ciclo di eterno ritorno che è anche nostro perché noi siamo acqua.
    Nella tua poesia ho ascoltato proprio la musica dell’acqua e ho visto l’acqua che va lenta, che diviene impetuosa, che sfocia nel mare e poi vola in alto, nebbia nuvola, e ricomincia a zampillare.
    La mia pelle ha sentito con gioia spruzzi di mare che l’hanno investita e gocce di pioggia che l’hanno sfiorata…

    “s’acquieta doce doce”
    Trovo questo tuo verso splendido, Franz.
    Per la sua musicalità e per come tu riesci a parlare della “fine” che poi è un nuovo inizio.
    Quel tuo dialetto è unico, è musica, è vivo.
    Poesia bella bella.
    gb.

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      1. Ho sentito davvero la tua bella poesia.
        Ti ho scritto che spruzzi di mare mi hanno investito e gocce di pioggia sfiorato…
        Ed è vero.
        Ho colto il grande senso profondo dei tuoi versi.
        Ho ascoltato la musica di quel tuo dialetto-incanto.
        Se sapessi quanto mi piacerebbe sentire i tuoi versi detti da un napoletano vero.
        Te l’avevo già scritto per un’altra tua opera in dialetto.
        Ti sorrido, Franz
        gb

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      2. …e l’acqua scorre con la sua musica diversa ora che sto rileggendo i tuoi versi belli.
        Qualche grande musicista è riuscito a captare questa musica e a donarcela, ma… la musica naturale dell’acqua è qualcosa di unico.
        🙂
        gb

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  5. che bella questa peter…
    un po come è la ns vita…
    o come vorremmo essere noi.. io anche vorrei essere cosi… proprio come l’acqua…tranquilla e protettiva nelle conche.. travolgente, avvolgente nelle cascate… rassicurante nel suo corso…
    wow fra mi è piaciuta moltissimo tesò!

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