Ah! Questa soglia…

Potessi fidarmi del velo

dei miei occhi

che trasparenze di tramonto

scruto per albe.

Ah! Questa soglia,

umbratile,

chiaroscurale,

tra il dormiente e il vegliante,

al mio vivere

pure fa male.

Ma il bagno di realtà,

tra pioggia

e meriggio assolato,

di solitudine

m’avvolge desolato

41 risposte a "Ah! Questa soglia…"

      1. la parola ‘svanire’, ammetto, mi mette sempre un po’ d’angoscia, tranne che per i fenomeni legati alle luci, al vedere.
        la parola ‘avvenire’ poeticamente mi convince quando usata nel senso dell’ “avvenimento”, quindi anche dei fenomeni di cui facciamo esperienza
        M’è venuto un pensiero su questa cosa quando hai accostato avvenire e svanire

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      2. avvenire e svanire , in fondo, attengono allo stesso processo di percezione…nel dormiveglia, Schopenhauer vi vede il momento in cui la volontà abbassa il suo potere…noi stessi siamo avvento e sparizione…cosa ci sia prima e dopo non ci è dato saperlo…più il mio vissuto si fa intenso più mi convinco che questo attraversamento è uno strano miscuglio di avvenienze e sparizioni…come la tua gallina che fa le uova…io ci vedevo una bimba con le braccia intorno alle ginocchia tu ci hai visto un bell animale ruspante…questa distanza percettiva non mi ha fatto cogliere il sapore umoristico della tua visione…

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      3. io vedevo la gallina perché perché pensavo ad Alice che avevi menzionato e quindi mi son venute visioni più bizzarre. Anche perché non pensavo a una gallina in senso stretto, ma a una creatura da meraviglie
        Non c’era nessun umorismo, comunque nella mia visione.
        Comunque grazie. Ora m’è tutto più chiaro
        Buona notte.

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      4. non c’è niente di male che tu abbia proposto una battuta sull'”accovacciata”…solo che era molto distante dall’umore in cui ti ho commentato…il problema è che attraverso la scrittura “saltano” i tempi comici e le battute spesso appaiono sfalsate e fuori tempo rispetto alle parole che l’hanno prodotte

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      5. la gallina cantera (senza accento) mi fa pensare ai vasini su cui si cerca di far accovacciare i bambini per risparmiargli l’ansia da baratro di porcellana
        (non fa molto Campanile, ma dimostra che a volte, se mi stizzo, sono suonata come una campana stonata)
        Vado a letto, pare sia tardi

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      6. Basta che ti tieni lontana dall’undiscovered country…e con questa raccomandazione ti do la buona notte dolce dolce ( attenta alle uova che il tempo di cova credo sia finito) 😀

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      7. il lombrico è un personaggio che attiva sogni artificiali con il suo oppio…ma serpente ti si addice, nell’accezione bella e sinuosa di questo animale primordiale( e con questo il bestiario lo abbiamo esaurito, credo. ) 😀

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  1. La solitudine è un necessario processo di mutamento, significa che qualcosa è cambiato oppure sta cambiando. Necessita di un periodo di silenzio al fine di ristabilire l’equilibrio. Un equilibrio interiore, no di cose e persone. Fa male, lo so! Ma senza la solitudine potremmo perderci nel baratro del caos. Anche l’atmosfera metereologica ha dato un senso al tuo stato d’animo, in fondo ti ha coccolato con il rumore della pioggia e, poi, la giornata uggiosa ha incoraggiato il tuo essere pensante a scrivere. Immagina se ci fosse stato il sole abbagliante, avrebbe confuso la tua melanconia, non l’avrebbe alimentata ma soffocata con una luce accecante. Anche qui è piovuto ed io ne ho goduto e ricevuto un senso.

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