Barbaro io

Ettore Massarese ( fu Franz)

Di furia oggi m’imbevo

barbaro io

tra finte convenienze.

Di furia m’arrosso il cuore

nel mezzo di un cinico

spento sociale ardore.

Non vo’ narrare l’evento,

vi basti

questo truce commento;

solo dico qui, in canto,

che in consesso di saper

più non mi incanto:

vibri , tuttavia, il mio disprezzo

per voi notari d’arti e figure,

che il sangue mio,

immerso in voi,

a versarlo non sono più avvezzo.

 

42 risposte a "Barbaro io"

  3. Grazie per la beltà con la quale esprimi uno stato d’animo che ai più ci appartiene. Combatto contro demoni saccenti e ipocriti ogni giorno e non so fino a che punto possa resistere a non scoppiare come una bomba atomica: oggi, poi, più che mai! Li odio infinitamente quando colpiscono il mio essere vivente ingiustamente nella mia più alta forma di rispetto: la legalità. Fanno quello che vogliono, la stessa legge che dovrebbe tutelarci è la più alta forma di inganno. Un baratro! Ma tu riesci a dare forme sinuose anche ai mostri poco degni di così nobili parole

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    1. Che bel commento, Profumo…non ti dico l’occasione che sarebbe troppa pubblicità per questa gente…diciamo un consesso istituzionale dove dovrebbe promuoversi arte e cultura…un insieme di ragionieristica pochezza e calcolo personale…posizioni assunte per assumere un tono di narcisistica identità forte… Quello che mi rattrista è notare come siano spesso i più giovani ad assumere queste posizioni idiote e anelastiche senza pensare alla ricaduta sociale…agli umani veri che subiranno le conseguenza della loro anelastica idiozia. Un abbraccio

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      2. è un periodo pessimo ali cara…e mi rende talmente lucido che leggo le sfumature di aggressione nella stupidità altrui con più evidenza…come se ogni mia capacità di mediazione stesse saltando..è un discorso complesso…è come se vedessi meglio negli altri a leggere in trasparenza le motivazioni di comportamenti insinceri e narcisistici…se ci si muove in territori culturali io questo non lo sopporto…

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      3. penso che tutto dipenda da come si vedono le cose, perché le persone in fin dei conti sono sempre le stesse, con le loro debolezze e con tutto il resto, compreso gli affetti che hanno verso di noi. A volte ci mettiamo davanti agi occhi delle lenti variopinte e ci appaiono migliori, altre volte gli occhiali sono scuri e la realtà ci disarma…Ma loro sono sempre gli stessi e noi non possiamo farci niente. A me accade anche sul blog (per dire una cosa piccolissima, in confronto alla realtà) a volte sento tanto affetto e stima, mentre altre volte sento il freddo e il distacco al punto che l’unica mia che mi appare è quella della fuga

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  12. Sai conservare in te quell’ eleganza che ti appartiene anche quando una rabbia intensa ti fa vibrare.
    “Non vo’ narrare l’evento”
    No, non raccontare nulla.
    Servirebbe solo a far pubblicità a quei “notari d’arti e figure”.
    “Di furia m’arrosso il cuore”
    Quanto apprezzo questo tuo verso!
    Complimenti.
    Un inchino al navigatore cortese
    gb  

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      1. grazie, Franz caro.
        non è gentilezza la mia, ma piacere nel leggere i tuoi versi, interesse vivo e condivisione
        spero giunga tutto questo… 🙂
        un abbraccio per augurarti un buon fine settimana
        gb

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