Canto il falco pellegrino

Canto a te,

mio falco pellegrino,

abbandonato spennato

al tuo scalcinato destino:

l’ultimo tuo nido d’accoglienza

si frantumò nell’impazienza.

Non ti restano

che strida acute al tramonto

che la tua tana

s’offrì casta al mondo.

Vuoi volare , ora, in cerchio,

antico rapace,

spiegare le ali all’inutile volo:

ma il tuo cacciator cortese

il capo non ti scopre

a ché tu possa

innalzarti a nuove imprese.

21 risposte a "Canto il falco pellegrino"

  1. Per troppo tempo
    gli occhi tuoi
    hanno sognato
    l’infinito tra le nubi.
    Per troppo tempo
    ho tarpato le ali
    alle traiettorie
    del tuo
    sublime volo.
    È giunta la stagione
    che vita nuova
    porta al mondo…
    e anche senza
    il mio consenso
    spiccherai il tuo volo,
    verso nuovi
    e seducenti cieli.
    Sovrasterai le nubi
    e volteggerai regale
    sulla mia…
    rassicurante quercia
    che tuttora si rifiuta
    di tagliare le radici…
    e quando lor vedranno
    la tua picchiata…
    alla folgore sembiante…
    nessun fringuello
    insidierà il tuo nido.

    Ciao Poeta, iago.

    Piace a 1 persona

Lascia un commento